Recentemente sono stati pubblicati diversi studi sul trattamento percutaneo della disfunzione erettile. Il primo di questi, è stato uno studio prospettico, multicentrico, a singolo-braccio, di sicurezza ed efficacia (Zotarolimus-Eluting Peripheral Stents for the Treatment of Erectile Dysfunction in Subjects With Suboptimal Response to Phosphodiesterase-5 Inhibitors – ZEN trial). Gli autori hanno effettuato un impianto di stent medicato allo Zotarolimus in lesioni focali dell’a. Pudenda interna in pazienti affetti da disfunzione erettile con risposta sub-ottimale all’assunzione di inibitori delle fosfodiesterasi-5.

In questo studio sono stati valutati 383 soggetti, utilizzando criteri clinici, ecodoppler ed angiografici (13). Degli 89 pazienti rimasti dopo esclusione legata a criteri stringenti di screening e sottoposti ad angiografia dei vasi pelvici, 60 (67%) presentavano una stenosi critica dell’a. Pudenda interna ma di questi solo il 33.7% (n=30) avevano caratteristiche anatomiche idonee per effettuare un intervento di angioplastica. La localizzazione della stenosi nell’a. Pudenda interna era nel 53.3% dei casi distale, e nel 24.4% dei casi prossimale od ostiale, con una lunghezza media del segmento interessato dalla patologia ateromasica di 17.6+99 mm; 45 lesioni sono state trattate con stent con un successo procedurale del 100% e senza complicanze a 30 giorni (endpoint primario dello studio). La percentuale di stenosi angiografica pre-procedurale risultava essere 63.3% e questa si riduceva al 23.3% dopo la procedura per ritornare al 41.4% a 6 mesi, con un’incidenza di restenosi del 34.4% (n=11). Inoltre è stata osservato un non significativo incremento nella velocità di picco sistolico al Doppler penieno a 6 mesi. Nonostante il moderato incremento di velocità di flusso e la significativa incidenza di restenosi, l’endpoint di efficacia primario (miglioramento della funzione erettile pre vs. post procedurale valutato con un punteggio all’IIEF uguale a 4 punti o più nel 50% dei soggetti) a 3 e 6 mesi è stato raggiunto nel 59.3% dei pazienti. Un altro studio ha riportato i risultati a 12 mesi dell’utilizzo di angioplastica semplice in 20 pazienti (23 lesioni) affetti da stenosi isolata dell’a. Pudenda interna (14, Studio Perfect-1) e studiati mediante angio-TAC (150 pazienti arruolati, 121 con stenosi dell’asse iliaco-penieno, 34 con stenosi dell’a. pudenda interna; 9 esclusi per criteri Doppler, 5 per criteri angiografici). Tre pazienti presentavano una stenosi bilaterale. Tutte le stenosi sono state trattate con successo con un palloncino di grandezza media di 1.6 mm (range 1.0-2.25 mm). Il successo procedurale è stato del 100% con un successo clinico ad 1 mese (definito come una variazione del punteggio IIEF-5>4 tra pre- e post-procedura o normalizzazione dello stesso >22) del 75%, a 3 mesi del 65% ed a 6 mesi del 60% (figura 2). L’IIEF-5 migliorava da un valore di 10.0±5.2 al momento dell’arruolamento ad un valore di 15.2±6.7 ad 1 mese, ed a 15.2±6.3 a 6 mesi.

Questo studio ha dimostrato per la prima volta che l’angioplastica semplice dell’a. pudenda interna in pazienti affetti da stenosi isolate è sicura ed efficace. Un altro studio (PERFECT-3) ha randomizzato i pazienti al trattamento con angioplastica semplice vs. stent medicato vs. pallone medicato. E’ importante notare come in questo studio l’arruolamento nel gruppo DES sia stato prematuramente interrotto per un alto tasso di restenosi a distanza, risultato questo che insieme a quello del trial ZEN suggerisce che questo tipo di trattamento non sia efficace in questo distretto. Questa nozione è probabilmente da riferire o ad una diversa risposta tissutale dei vasi penieni all’impianto di stent metallico oppure per una grandezza dei vasi trattati significativamente minore rispetto a quelli del distretto coronarico (cosa che comporta di per sé un più alto tasso di restenosi). Viceversa, l’utilizzo del pallone medicato è risultato estremamente favorevole con un successo clinico del 85% nei pazienti che presentavano disfunzione erettile vasculogenica legata ad una stenosi dell’a. Pudenda interna (Figura 3). La nostra esperienza personale rispecchia i risultati dello studio PERFECT-3. Abbiamo valutato 54 pazienti che si sono presentati per disfunzione erettile ed a tutti effettuato il questionario IIEF-5 ed un Doppler basale e dinamico. prostaglandine. Quest’ultimo è risultato positivo in 24 pazienti (Velocità di picco sistolica <22 cm/sec). Di questi, 8 presentavano un flusso demodulato bilateralmente. I pazienti sono stati sottoposti quindi ad un’angio-TAC del distretto iliaco-penieno per evidenziare il punto di ostruzione. Nella nostra esperienza questa modalità di percorso diagnostico è quella da seguire, in quanto favorisce una chiara visualizzazione dell’origine dei vasi e fornisce la migliore proiezione per valutare al meglio le lesioni segmentarie, facilitando quindi in maniera significativa il successivo compito del cardiologo interventista, e facendo risparmiare una notevole quantità di contrasto al paziente durante la procedura. Tutti i pazienti sono stati quindi sottoposti ad angiografia peniena e trattati con PTA mediante PEB del distretto interessato. I risultati sono mostrati nella Tabella seguente.

Variabili ClinicheValoriVariabili AngiograficheValori
Età (anni)62.1+7.1Lesioni per paziente, n (%)1.8+0.9
BMI, Kg/m224.2+3.7A. Pudenta Interna prox, n (%)12 (44)
Massa Grassa, %17.8A. Pudenda Interna dist, n (%)15 (56)
Rapporto Vita/Altezza0.58% Stenosi pre-, n (%)78+10
IMA pregresso, n (%)4 (17)% Stenosi post-, n (%)5+2
Diabete, n (%)9 (37)Diam Vaso Ref API, mm2.5+0.3
Iperlipemia, n,(%)14 (58)Lunghezza lesione, mm19.42+2.9
Fumo, (n,%)3 (12.5)Successo procedurale, n (%)23 (96)
Familiarità CAD, n (%)8 (33)Perforazione, n (%)1 (4)
Punteggio IIEF-5 Basale DE Lieve (17-21), n (%) DE Moderata (8-16), n (%) DE Severa (5-7), n (%)9.9+6.6 2 (8) 12 (50) 10 (42)Punteggio IIEF-5 a 3 mesi > 22, n (%)

Successo Clinico§, n (%)
16 (66)

20 (83)
Tabella. Esperienza Personale Nel Trattamento Percutaneo della Disfunzione Erettile su 24 Pazienti (Dati Non Pubblicati). Massa Grassa: Bassa<11; Normale 11-22; Alta >22; Rapporto Vita/Altezza: Sottopeso <0.43, Peso Normale 0.43-0.53, Sovrappeso 0.53-0.58, Obeso 0.58-0.63, Obeso Patologico >0.63 ; § Successo Clinico: ΔIIEF-5 ≥4 or IIEF-5 ≥22